ALESSANDRO

Mi chiamo Alessandro, e il mio mondo è intrecciato con l’arte di catturare emozioni e trasformarle in frammenti di eternità attraverso la fotografia. Ogni scatto che compongo è una testimonianza del mio profondo rispetto per l’estetica e della mia dedizione a rendere tangibili i momenti più preziosi della vita.

La mia storia inizia non solo con la passione per l’arte visiva, ma con il desiderio innato di cogliere l’anima di ciò che mi circonda. Fin da giovane, la macchina fotografica è stata la mia compagna di viaggio in questo percorso di esplorazione e apprendimento.

Crescendo, ho compreso che la fotografia non è solo la cattura di immagini, ma un mezzo potente per narrare storie e preservare il patrimonio emotivo di ogni individuo.

Ogni incontro, ogni esperienza, ha plasmato la mia visione unica del mondo. La mia filosofia artistica, battezzata “estetica dei sentimenti”, è il risultato di un percorso intrapreso con cuore e occhi aperti. Per me, la fotografia è più di un mero atto tecnico; è l’arte di tradurre l’intangibile, i sentimenti, in qualcosa di tangibile e duraturo.

IL MATRIMONIO È UN PALCOSCENICO UNICO PER CREARE STORIE D’AMORE

Affronto ogni sessione fotografica con uno sguardo attento alle sfumature emotive. Sono convinto che la bellezza autentica risieda nelle sfaccettature uniche di ogni emozione: la gioia scintillante, l’emozione commovente, la passione ardente. La mia missione è di catturare queste emozioni in modo che possano essere rivissute, condivise e tramandate attraverso le generazioni.

Nei matrimoni, specialmente, trovo un palcoscenico unico per narrare storie d’amore. Ogni cerimonia è una sinfonia di emozioni, e il mio obiettivo è trasformare quei momenti in immagini intrise di romanticismo, felicità e autenticità. La fotografia di matrimonio è più di un servizio; è una celebrazione delle relazioni e della promessa di un nuovo inizio.

L’ESTETICA DEI SENTIMENTI

L’”estetica dei sentimenti” è più di una semplice frase; è la filosofia che guida ogni mio scatto. Ogni foto non è solo un’immagine, ma una finestra aperta su un mondo di emozioni intrinseche. Attraverso il mio obiettivo, mi sforzo di catturare la bellezza inaspettata, la vulnerabilità e l’intensità di ogni momento.

Insieme, possiamo creare un’opera d’arte visiva che va al di là delle immagini statiche. Benvenuti nel mio mondo, dove la fotografia diventa la chiave per aprire porte verso l’estetica e l’eternità dei sentimenti.

Manifesto

Ottobre 1973 divano di casa, io e mia mamma in un pomeriggio di ottobre, la mamma mi guarda e dice, il papà domani apre uno studio fotografico.
Mamma era emozionata, le luccicavano gli occhi e io non capivo fino in fondo cosa fosse questa cosa ma percepivo che era importante.
Da li in poi la nostra vita è cambiata per sempre e la parola FOTOGRAFIA è entrata a far parte di noi, delle nostre vite e non è più uscita. Mio padre ha seguito il cuore è ha deciso di trasformare una passione nella sua professione e così nell’ottobre del 1973 ha aperto a Lonigo il suo primo studio fotografico per poi spostarsi più in centro qualche anno dopo con lo studio che ha avuto sede all’inizio di Via Garibaldi fino al 1984. Sono stati 10 anni pieni di energia positiva, la fotografia entrava a far parte delle famiglie che utilizzavano le fotocamere per ricordare gli aventi importanti e mio padre con la vendita di fotocamere e pellicole, corsi di fotografia, servizi fotografici di matrimonio, battesimi, cresime e comunioni è pian piano diventato il punto di riferimento del paese, insomma era il FOTOGRAFO di Paese.
In quegli anni insieme ad altri amici e compagni di percorso fotografico fonda il Circolo Fotografico, ricordo ancora oggi quando ci si trovava a guardare la mitica proiezione delle diapositive, era magia pura e a volte organizzavano anche un sottofondo musicale che accompagnava le immagini, per me era tutto nuovo, tutta una novità ed ero rapito da questa cosa. Devo dire però che l’evento che mi ha colpito di più fu lo sviluppo e la stampa delle fotografie in bianco e nero in camera oscura.
Ho passato diverse ore con papà in camera oscura appena illuminata per qualche secondo da una lampadina rossa, ogni tanto ancora oggi quando queste scene appaiono in qualche film mi vengono i brividi e per un istante sento l’odore degli acidi di sviluppo e fissaggio che sentivo mentre attendevo con trepidazione che l’immagine si rivelasse all’interno delle vasche dove mio padre adagiava la carta fotografica appena impressionata all’ingranditore, MAGIA.
Ecco, io parto così, parto da lì, dalla passione di mio padre a dalla camera oscura, il mio percorso da prima ricalca le gesta di mio padre ma poi trovo la mia strada e il mio modo di vedere le cose, trovo il mio stile e il mio perché che ancora oggi mi accompagna dopo tanti anni, fermare con naturalezza i sentimenti delle persone, attimi unici e irripetibili che resteranno nel tempo.
La mia specialità è la presa diretta, senza preparativi, la spontaneità dei gesti e dei sentimenti unici. In tutto ciò il matrimonio, il ritratto di coppia e di famiglia diventano i miei punti di forza.
Negli anni ho allargato il mio cerchio di proposte e da circa vent’anni organizzo corsi e workshop di fotografia, viaggi fotografici ed eventi di fotografia e con l’apertura 5 anni fa del nuovo studio e la sala posa ho inserito anche il ritratto.
Il mondo del ritratto mi affascina tantissimo, ritrarre persone negli eventi è bellissimo ma il ritratto in studio è qualcosa di affascinante, intimo e potente.
Riuscire a raccontare una persona con un scatto è un viaggio bellissimo che si compie in due, fotografo e soggetto fotografato.
Tornando alla fotografia e al suo valore, nel mio piccolo porto avanti da sempre il concetto della stampa, l’ho inserito anche nella forma del mio logo, ho diviso la parola foto-grafia per dare risonanza al concetto di stampa.
Un’immagine non stampata non è una fotografia, non puoi tenerla in mano, non puoi sfogliarla in un album e quindi non può sprigionare la sua magia.
Purtroppo il digitale prima e i social poi hanno dato luogo ad un meccanismo di fruizione delle immagini che spesso o quesi sempre non prevede la stampa e questo è abbastanza triste.
La percezione delle immagini è cambiata per sempre purtroppo e la stampa ne soffre molto, stiamo entrando nella seconda generazione di persone che non hanno una fotografia e tantomeno un album di fotografie da sfogliare.
Io non mollo, io stampo e sfoglio gli album , acquisto libri di fotografia e vado a vedere tutte le mostre che posso e consiglio gli appassionati di fare altrettanto.
Buona luce a tutti, Alessandro.